PalaJova, il maxi tour di Jovanotti partito il 4 Marzo scorso, segna il ritorno live dell’artista dopo un lungo periodo di pausa.
Un rientro altamente spettacolare sulle scene, grazie ad un allestimento scenico assolutamente innovativo, con movimentazioni e tecnologie illuminotecniche d’avanguardia.
Abbiamo chiesto a ‘Josh’ Geromin – LD del PalaJova e fondatore con Gabriele Ottine dello Studio Neuma – di raccontarci come ha utilizzato gli Strobo / Wash Color Strike M e le barre Colorado PXL Bar, nel tour più ‘dinamico’ e variopinto che si sia mai visto in Italia.
Chauvet Professional Color Strike M / Colorado PXL Bar 16.
“Ho utilizzato più di 200 proiettori, tra Color Strike M e Colorado PXL Bar 16 durante tutto il tour, e ti posso dire che le due macchine hanno dei punti di forza assolutamente unici.
Al primo posto c’è la loro estrema affidabilità: non ho mai avuto un singolo problema su una macchina; cioè non abbiamo dovuto sostituire una sola di quelle 200 macchine in 54 date!
E poi la qualità e la versatilità dei colori; ma soprattutto la perfetta corrispondenza colorimetrica tra macchina e macchina; io lavoravo su più di 200 proiettori, e non ho mai dovuto correggere il singolo colore di un faro per uniformarlo agli altri.
Questo è un vantaggio assolutamente fondamentale in una produzione così grossa, e ti parlo di 83 universi DMX e 42.000 parametri effettivi che lavoravano insieme...
La produzione.
‘PalaJova’ è sicuramente la produzione indoor più importante mai fatta dal punto di vista delle movimentazioni, intesa come produzione in tour. Avevamo 102 motori a velocità variabile che andavano a creare tutte le movimentazioni; il risultato è stata la cosa più impattante dal punto di vista illuminotecnico che si sia mai vista in Italia.
La richiesta di Lorenzo è stata quella di semplificare il palco per ritornare al concetto di concerto rock’n’roll; perciò abbiamo tolto tutto ciò che era superfluo dal punto di vista dell’impatto scenico; abbiamo ridotto all’osso le strutture, niente penisole; c’era poca scenografia rispetto a quello che ultimamente si tende a fare, insomma un palco essenziale…ma capace di ‘espandersi’ inglobando e coinvolgendo il pubblico, per renderlo parte attiva dell’evento. A questo scopo ci siamo inventati una serie di elementi mobili, capaci di non solo di illuminare lo spettacolo, ma di fare essi stessi spettacolo con il dinamismo dei loro movimenti.
Le luci.
Cominciamo dai GigaPod, le 3 grandi strutture rettangolari sospese sopra il palcoscenico, che potevano salire, scendere ed inclinarsi, posizionate perpendicolarmente rispetto al palco.
Su ogni GigaPod abbiamo installato 24 Colorado PXL Bar 16, disposte in 6 linee parallele tra loro. Ho gestito le PXL Bar 16 in vari modi: in parte direttamente dal banco, dove era magari più semplice andare a creare un determinato effetto con i soliti parametri di colore, dimmer, ecc. Però per alcune cose il video è molto più efficace quando vuoi intervenire con un maggiore livello di creatività e di articolazione a livello di pixel mapping.
In pratica gestivamo una parte di ciò che succedeva sulle PXL Bar 16 tramite dei micro video che abbiamo generato ad hoc per il tipo di effetti che ci servivano sul faro. Da un media server gestito con Resolume Arena, arrivavano questi contributi video che entravano direttamente nel banco; qui facevamo un merging dei canali di colore, e poi gestendo solamente l’intensità della barra facevamo girare questi video iper colorati. I risultati sono stati unici, come in Sabato, dove creavamo con le PXL Bar 16 dei bellissimi pattern concentrici di colore, un effetto difficilmente programmabile dal banco.
Continuiamo con gli 8 enormi fiori sospesi sul pubblico – che abbiamo chiamato ‘LotoPod’. Durante tutto l’arco del concerto avevamo 46 differenti configurazioni di posizione; oltre al movimento su / giù e alla rotazione di 180°, c’era un percorso orizzontale su due binari lunghi circa 45m; i LotoPod potevano dunque viaggiare dal palco sulla testa della gente, per poi scendere fino a 3,30m da terra.
I due ‘LotoPod’ più lontani dal palco, che costituivano i moduli conclusivi dell’installazione, contenevano 24 Color Strike M ciascuno, disposti come una matrice video e gestiti completamente in modalità pixel mapping con appositi contributi video. Abbiamo usato anche le due potenti sorgenti tubolari centrali dei Colori Strike M; soprattutto nei momenti di bianco totale, quando Lorenzo voleva tantissima luce sul pubblico, come nel brano Oh, Vita.
Un altro elemento molto dinamico e caratterizzante sono le 5 Bat truss appese al di sopra del LED wall.
C’erano 3 Color Strike M installate su ciascuna; le bat truss potevano salire e scendere davanti al LED Wall, ed inclinarsi di lato; potevamo così andare a sviluppare varie forme, come mezzi cerchi, triangoli, oppure potevamo creare dei profili luminosi all’interno dei quali venivano visualizzati alcuni contributi video.
Altre 50 Color Strike M erano posizionate direttamente sul palco: sia davanti alle pedane dei musicisti che sulle pedane stesse. La richiesta era quella di scenografare in un determinato modo i gradini del palco; le Color Strike M sono state perfette in alternativa ad oggetti molto ingombranti come possono essere i motorizzati.
Anche in questo caso abbiamo utilizzato alcuni contributi video che , mergiandosi all’uso più classico con l’elemento di luce molto potente, ci ha permesso di creare una scenografia luminosa di grande impatto; avendo 50 Color Strike M a disposizione, tutte utilizzate in pixel mapping, abbiamo potuto fare un bellissimo lavoro…
Per finire, c’erano 10 Color Strike M montate sulla truss frontale, utilizzate con gli stessi contributi ed effettistica delle altre; ma queste 10 le abbiamo impiegate anche come accecatori, molto comode tra la fine di una canzone e l’inizio di un’altra.”
Credits.
Direttore della Fotografia / LD: Josh Geromin
Lighting Operator: Josh Geromin, Gianni Porcaro
Programmazione: Gianni Porcaro
Video Operator: Riccardo Nesi (per STS)
Regia: Marco Bazza (per STS)
Service / Technical Supplier: Agorà (luci / audio); STS (camere e video)
Produzione: Trident / SoleLuna
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